giovedì 22 gennaio 2009

Essere comunisti


Siamo Comunisti
Perché non vediamo una economia migliore nel mondo che il comunismo.
Siamo Comunisti
Perché soffriamo nel vedere le persone soffrire.
Siamo Comunisti
Perché crediamo fermamente nell’utopia d’una società giusta.
Siamo Comunisti
Perché ognuno deve avere ciò di cui ha bisogno e dare ciò che può.
Siamo Comunisti
Perché crediamo negli esseri umani.
Siamo Comunisti
Perché speriamo che un giorno tutta l’umanità sia comunista.
Siamo Comunisti
Perché molte delle persone migliori del mondo erano e sono comuniste.
Siamo Comunisti
Perché detestiamo l’ipocrisia e amiamo la verità.
Siamo Comunisti
Perché non c’è nessuna distinzione tra noi e gli altri.
Siamo Comunisti
Perché troppe poche persone sono comuniste.
Siamo Comunisti
Perché c’è chi dice di essere comunista e non lo è.
Siamo Comunisti
Perché lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo esiste perché non c’è il comunismo.
Siamo Comunisti
Perché ci critichiamo tutti i giorni.
Siamo Comunisti
Perché la cooperazione tra i popoli è l’unica via di pace tra gli uomini.
Siamo Comunisti
Perché la responsabilità di tanta miseria nell’umanità è di tutti coloro che non sono comunisti.
Siamo Comunisti
Perché non vogliamo poteri personali, vogliamo il potere del popolo.
Siamo Comunisti
Perché nessuno è mai riuscito a convincerci di non esserlo.

Tratto dal gruppo "IO SONO COMUNISTA" presente su Facebook...

mercoledì 21 gennaio 2009

Obama


Obama ha giurato, con la mano destra sulla bibbia di Abramo Lincoln è diventato il 44° presidente degli stati uniti d'america e fin qui niente di strano, direte voi...

La cosa sensazionale, a mio avviso, è che Obama è un afro-americano, un nero che per la prima volta nella storia d'america, siede alla casa bianca!

Considerato il clima che regna nel mondo negli ultimi anni questa cosa diventa straordinaria considerando anche il fatto, non secondario, che c'è Hillary Clinton, una donna!, alla segreteria di stato!

Sono queste cose che ti fanno fare pace con te stesso e che mitigano il senso di amarezza che alberga nel cuore per gli avvenimenti che accadono, dalla repressione brutale dei diritti umani in Myanmar, alle stragi di Gaza, dalla delirante politica italiana, alle morti bianche sul lavoro.

E allora torniamo a sperare, a sperare che sappia far fronte alla crisi economica galoppante, come fece Rooswelt, a sperare che allarghi l'assistenza sanitaria a tutti i cittadini, punto di forza della campagna elettorale di Hillary, a sperare che le minoranze siano un po' meno discriminate, a sperare che la pace possa estendersi e prosperare nel mondo...

In bocca al lupo, Barack Obama e che il mondo riesca a cambiare!