domenica 1 febbraio 2009

La Sinistra


Questi sono tempi confusi, non si capisce più da che parte tira il vento e dove bisogna navigare...

Tempo fa mi scoprii comunista nel senso più ampio del termine, ma adesso non capisco più dov'è il comunismo, almeno nell'ambito istituzionale, perchè in ambito sociale lo si vede, forte e chiaro!

Il Vendola che attua una separazione da Rifondazione salvo poi chiederne l' accorpamento in vista delle elezioni mi ha lasciato molto perplesso, prima per la scissione, in tempi in cui l'unità è di vitale importanza, e poi per la richiesta di accorpamento, sempre che abbia capito bene e non abbia preso, come si dice, "bisi per fave"...

Poi mi lascia perplesso, in termini più generali, questa mancanza di visione globale a favore di ideali personali che portano alla disgregazione dell'ideologia.

Secondo me è sintomatica di una mancanza di democrazia che serpeggia negli apparati di governo e che mina la concezione stessa di stato democratico.

Tralasciando la "democrazia autoritaria" di bertinottiana memoria, vorrei ricordare che in democrazia la maggioranza vince e se un gruppo si trova in minoranza non ha senso ritrovarsi e staccarsi dal gruppo di maggioranza creando un altro, ennesino gruppetto dissenziente...

La minoranza dovrebbe prendere atto della propria, appunto, minoranza, ed adeguarsi per lo scopo comune che sottosta all' esistenza del gruppo originario.

Ma parlare di queste cose ad un gruppo che è a sua volta espressione di un dissenso all'interno di un altro gruppo può apparire paradossale...

E' anche vero che è con il dissenso che si costruisce il futuro ed il non adeguarsi è stato il fulcro di grandi cambiamenti storici, vedi il voto alle donne, ai gay, i diritti dei lavoratori e che senza di esso saremo ancora fermi all'età della pietra...

Difficile trovare l'equilibrio tra accettazione e critica dell'esistente in questi tempi...

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